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karate moderno storia Italiana

karate moderno storia Italiana raccontata da Giuliano Masili istruttore 6° dan karate. 

Breve racconto sullo sviluppo dal karate kumitè moderno e sportivo  in Italia.

Fino agli inizi degli anni 70 il confronto sportivo “ kumitè ”  avveniva quasi esclusivamente nell'ambito dei vari  stili del karate tradizionale, le regole del confronto sportivo venivano emanate dalle organizzazione di appartenenza.

In quegli anni le due organizzazioni più rappresentate , in Italia, erano la F.I.K. (federazione italiana karate) direttore tecnico il maestro Augusto Basile conoscitore e divulgatore degli stili Wado-ryu, Gogj-ryu, Shotokan, e l'arte del kobudo.

L’altra organizzazione era la A.I.K. (associazione italiana karate) fondata dal  maestro Hiroshi Shirai che poi diventerà FESIKA (federazione sportiva italiana karate)

Sempre in quegli anni in Italia operava anche il maestro Muchi Zuki che iniziava la divulgazione dello Yoseikan - Budo e del karate inter stile, discipline che serviranno ha rivoluzionare tutte  le metodiche di allenamento e lo studio delle nuove tecniche del karate  kumitè moderno sportivo.

Al seguito dei seminari del Maestro Muchi Zuki vi erano anche Fukasawa e  Kotzebue,enorme partecipazione ebbe nel luglio del 1978 a Sottomarina - Venezia  il primo stax internazionale del karate interstile e dello Yoseuikan-Budo sotto la guida del maestro Muchi Zuki.

Negli anni settanta la F.I.K. (federazione Italiana karate)  viene aggregata nelle file della F.I.L.P. J. ( federazione italiana lotta pesi judo) da quel momento, grazie all'impegno del presidente  maestro Ceracchini,  il karate entra ufficialmente nelle file del C.O.N.I. diventando l’unica federazione di karate in Italiana riconosciuta del  C.O.N.I. (comitato olimpico nazionale italiano) la quale ne fanno parte tulle le società sportive Italiane riconosciute.

Al maestro Augusto Basile va il merito per la divulgazione in Italia del karate federato, a lui  anche parte di merito degli ottimi risultati sportivi ottenuti in campo internazionale con atleti di grande prestigio come Ennio Falsoni, Gianfranco Cantagalli, Alessandro Fasulo ed altri.

Nel 1979 il C.O.N.I. esercitò notevoli pressioni al fine di far unificare le due federazioni F.I.K. e FESIKA in un'unica  federazione chiamata FIKDA (Federazione Italiana Karate e Discipline Affini).

Sempre nel 1979 venne chiamato dalla F.I.K.DA.,come allenatore per il kumitè, il maestro Pierluigi Aschieri, iniziava così il cammino che porterà alla nascita, così definito, del karate inter stile e poi sportivo nel settore kumitè, questo modificherà totalmente la metodica ed il modo di impostare la preparazione atletica e la tecnica che comprendeva anche  la strategia del combattimento.

In poco tempo il maestro Aschieri si confermerà rivoluzionario del karate moderno in Italia contando al suo seguito numerose società sportive con tecnici e atleti.

Nel 1982 con l'ingresso del tae-kwon-do ,il processo per la costituzione di un'unica federazione sembrava fatto, anche se di riconoscimento da parte del CONI non se ne parlava più, infatti nel 1985 l'Assemblea Federale Elettiva, vedeva prevalere la volontà della maggioranza delle Società anziché le imposizioni della FILPJ (Federazione Italiana Lotta Pesi Judo), della quale la FIKTEDA (federazione italiana karate tae-kwon-do e discipline associate) ne era Disciplina

Nel 1987 con la  premessa del riconoscimento ufficiale del CONI  la FIKTEDA si sciolse per poi creare una nuova organizzazione chiamata  FITAK (federazione italiana tae-kwon-do karate).

Le numerose premesse del C.O.N.I. per l'unificazione con la FITAK erano di ampia autonomia delle due componenti del karate pur se all'interno di un unico Organismo.

Tali promesse sono state completamente disattese tanto da costringere le Società di karate tradizionale a dimettersi in massa (oltre 400 Società che rappresentavano circa il 50% delle Società affiliate) per dare vita, nel 1989, alla FIKTA (Federazione Italiana Karate Tradizionale e Discipline Affini).

In seguito il tae-kwon-do,data la sua crescita,  fondava una federazione autonoma chiamata F.I.T.A. ( federazione Italiana tae-kwon-do e nel 1988 partecipa alle Olimpiadi di Seul nella Corea del Sud.

Negli anni seguenti il karate troverà collocazione nella nuova federazione chiamata F.I.J.L.K.A.M. (federazione Italiana judo lotta karate arti marziali) federazione senza scopo di lucro è riconosciuta, ai fini sportivi, dal C.O.N.I. (comitato olimpico nazionale Italiano) con delibera del 7 set. 2000, l’allora presidente Dott. Matteo Pellicone ne affida la direzione tecnica del karate al maestro Pierluigi Aschieri.

Nel mese di agosto  2022 il karate sportivo partecipa ai giochi Olimpici di Tokio in Giappone, gli atleti Italiani della federazione F.I.J.L.K.AM. otterranno degli ottimi risultati.

Alla fine di tutti i grandi risultati programmati nel tempo, il  maestro Aschieri  dopo 42 anni dedicati alle federazioni ed al karate lascia la sua creazione al maestro Luca Valdesi.

Nella conclusione viene doveroso esprime un grande e sincero ringraziamento al maestro Pierluigi Aschieri per avere scritto una pagina di storia che resterà per sempre nel ricordo di tutti noi karateka.

Il mio  vuole essere solo un semplice racconto di storia da me vissuto, ho conosciuto il maestro Aschieri nel 1980 ed ho avuto l’onore di apprezzarne tutte le doti di tecnico e leale divulgatore.

Grazie per l’attenzione. Masili Giuliano

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